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Per un Decameron ipertestuale: nuove tecnologie per un classico del Medioevo

L’obiettivo perseguito dal gruppo di ricerca diretto da Michelangelo Picone e formato da S. Bergius, T. Crivelli, S. Speciale, P. Terenziani,  A. Zanoli e da chi scrive, è quello di approntare una nuova edizione (testo critico e apparati) del Decameron di Giovanni Boccaccio, da presentarsi in forma di ipertesto informatico. Scopo principale del lavoro è quello di fornire ad un’utenza con interessi specialistici, sfruttando le diverse potenzialità del mezzo elettronico rispetto alle edizioni a stampa, uno strumento di lavoro efficace, completo e flessibile: in tal senso il prodotto finale potrà dirsi un’edizione ‘inedita’ del Decameron, che permetterà per la prima volta di avere sul proprio tavolo di studio, e contemporaneamente, tutti i testimoni significativi per la ricostruzione testuale e la comprensione dell’opera. Tale edizione sarà infatti di tipo ‘aperto’, potendo essere costruita di volta in volta dai singoli utenti in relazione con i loro interessi specifici; essa si baserà infatti su un nuovo approccio all’opera boccacciana e sarà perciò capace di rendere finalmente accessibili le informazioni sia filologiche (altrimenti sparse per le varie biblioteche europee dove sono custoditi i manoscritti), sia narratologiche e contenutistiche (disseminate nei commenti più o meno noti, più o meno attuali del Decameron), sia relative alle fonti, agli epigoni e alla fortuna del testo, sia bibliografiche.

Ma non soltanto il testo verrà elaborato in maniera fondamentalmente diversa rispetto alle precedenti edizioni: ad esso verranno affiancati costantemente, in funzione commentativa ed esplicativa, i risultati delle indagini svolte dalla nostra équipe di lavoro e che costituiscono lo sviluppo ideale delle stimolanti linee di ricerca tracciate da Michelangelo Picone. In quest’ultimo ambito sarà dedicata particolare attenzione agli argomenti più trascurati dalla critica tradizionale, ampliando in particolare lo studio delle fonti (in cui sarà inclusa anche la tradizione novellistica orientale), e approfondendo l’analisi tematico-retorica, quella in merito al genere narrativo della raccolta novellistica prima e dopo Boccaccio, e quella relativa alla dimensione macrotestuale dell’opera .

 A. Il testo

 

Il testo del Decameron, elaborato in forma di ipertesto con il programma SuperCard per Macintosh, verrà fornito in edizione ‘aperta’. Per ogni singola variante sarà infatti possibile consultare sul video i testimoni della tradizione manoscritta e a stampa, permettendo così all’utente di costituire la ‘propria’ versione critica dell’opera di Boccaccio. All’interno del testo critico non saranno soltanto disponibili le normali funzioni di ricerca e di gestione testuale offerte dai programmi di elaborazione testi, ma sarà possibile anche l’accesso istantaneo ai luoghi concordanti. All’interno del testo critico saranno presenti numerosi punti di aggancio con i materiali contenuti nell’ipertesto, in base ad una distinzione (che verrà trasportata sul video a livello grafico, attraverso il semplice utilizzo del colore) secondo tre principali tipologie, relative ai rinvii intertestuali (ad es. le fonti), intratestuali (altri luoghi decameroniani e/o boccacciani), ed extratestuali (schede di commento e introduttive, personaggi, bibliografia, altri materiali, ecc.). La riproduzione elettronica dei principali testimoni manoscritti e a stampa della tradizione decameroniana sarà accessibile sia attraverso il testo del Decameron, sia separatamente, permettendo così ad ogni utente di verificare direttamente e personalmente le divergenze di lezione fra i testimoni. Per una miglior fruizione e intellegibilità tutte le testimonianze saranno corredate da bibliografia, descrizione, note, tavola. All’interno dei testi riprodotti una funzione di zoom, permettendo un ingrandimento notevole della scrittura e mitigando quindi le difficoltà di lettura, renderà superflua una trascrizione diplomatica. I testi scelti sono: l’autografo boccacciano del Codice Hamilton 90, Berlino, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz (B); il Codice Laurenziano Pluteo XLII 1, Firenze, Biblioteca Laurenziana (MN); il Codice parigino italico 482 (7260), Paris, Bibliotèque Nationale (P). Per le stampe si riprodurranno invece la Deo Gratias (Dg) e la Giuntina del 1527. L’informatizzazione di B, MN e P rappresenta anche un utile contributo allo studio delle varianti di autore. Poiché Branca (V. Branca, Tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio, II, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1991) ha individuato in P la fase redazionale del Decameron licenziata da Boccaccio intorno al 1350 e in B e MN, invece, una versione successiva, databile agli anni ‘70, la copresenza dei tre testimoni nello stesso CD-Rom, favorendo il confronto puntuale tra di essi, risponde all’esigenza di individuare le varie fasi del processo compositivo, indagine caratteristica dell’edizione critica in presenza di autografo.

B. Il lavoro critico

 

Dopo un accurato spoglio dei commenti già esistenti volto all’identificazione delle fonti dell’opera – spoglio che non si limiterà al settore della critica moderna ma si estenderà à rebours fino ai primi commenti significativi del Decameron – verranno trasportati su supporto informatico i brani più interessanti dei commenti antichi e delle fonti individuate. Parte integrante del lavoro d’équipe che condurremo sarà tuttavia la ricerca autonoma, e alle fonti già segnalate dai commentatori non mancheremo di accostare, dove necessario, indicazioni e valutazioni inedite (particolarmente inesplorato, in questo settore, resta ad esempio tutto il filone della tradizione novellistica orientale). La novità della presentazione renderà il commento e la consultazione delle fonti un’operazione di accesso facile e diretto: cliccando sul luogo che interessa all’interno del testo decameroniano non si leggerà (come è il caso dei commenti tradizionali) un’indicazione sintetica della fonte o una breve spiegazione del luogo, ma si avrà invece accesso diretto o al testo utilizzato da Boccaccio o, nel caso di annotazioni contenutistiche, anche a delle ampie schede tematiche. Un’altra tappa fondamentale del lavoro di ricerca critica che intenderemmo svolgere sul testo sarà la costituzione di singole schede tematiche, dedicate agli argomenti più significativi dell’opera boccacciana. Le schede saranno strutturate secondo una triplice suddivisione interna (cfr. Cesare Segre, Tema/motivo, in Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 1985, pp. 331-59; Giovanni Pozzi, Temi, tópoi, stereotipi, in Letteratura italiana. III: Le forme del testo. I. Teoria e poesia, Torino, Einaudi, 1984, pp. 391-436; Ottavio Besomi et al., ATLI - Archivio Tematico della Lirica italiana, Hildesheim - Zürich - New York, G. Olms Verlag, 1991 e seguenti), che individua stereotipi di natura narrativa (simboli nella tradizione popolare come il guanto, l’anello, il cavaliere ecc.), stereotipi di natura enumerativa (descrizioni tradizionali basate sulle categorie di contiguità e coincidenza es. locus amoenus, decadenza mondo, catalogo bellezze ecc.) ed elementi retorici in funzione di stereotipo (analisi delle figure retoriche della metafora e della similitudine, delle formule di esordio e conclusione ecc.). Di carattere estremamente innovativo saranno poi anche le sezioni della ricerca rispettivamente dedicate allo studio del genere narrativo della raccolta novellistica, nelle sue forme antecedenti e posteriori al Decameron, e agli aspetti macrotestuali dell’opera. I due settori si concretizzeranno in particolare nella realizzazione di materiali teorici, bibliografici e introduttivi, relativi sia alle singole novelle (in forma di brevi cappelli introduttivi), sia alle singole giornate, sia all’opera nella sua complessità. Per elaborare al meglio questi materiali – che saranno, come tutti gli altri, accessibili a partire da vari punti del testo informatizzato e permetteranno rinvii multipli ed incrociati –potremmo avvalerci, a dipendenza della specificità del soggetto, della consulenza di specialisti/e del settore. Un campo di indagine a sé stante sarà inoltre costituito dai personaggi che compaiono nel Decameron: a ciascuno sarà dedicata una scheda di commento, comprendente, oltre ad un profilo critico-documentario, anche un elenco delle occorrenze e delle funzioni, attraverso il quale sarà possibile risalire direttamente ai luoghi in cui tale personaggio viene menzionato.

C. Le bibliografie

 

Intendiamo costituire:

  • una bibliografia funzionale al nostro lavoro, basata sugli strumenti bibliografici già accessibili (Enzo Esposito, Boccacciana: bibliografia delle edizioni e degli scritti critici (1939-1974), Ravenna, Longo, 1976 e Joseph P. Consoli, Giovanni Boccaccio: An Annotated Bibliography, New York & London, Garland, 1992) ma che risulti il più aggiornata e completa possibile, e che segnali sia le edizioni del testo fino ad oggi, sia gli studi critici (libri, articoli e contributi vari) relativi all’opera. Nelle varie sezioni in cui la bibliografia verrà suddivisa (strutturazione dei dati in relazione a giornate e a singole novelle) troverranno posto anche studi a carattere più specifico, legati ai singoli aspetti del testo da noi presi in esame.
  • una bibliografia relativa ai commenti più significativi dedicati nel corso dei secoli al Decameron, partendo dai più antichi per arrivare ai moderni.
  • una bibliografia relativa al genere letterario della raccolta di novelle, con specifica attenzione all’ambito del Due e Trecento italiano, entro cui si collocano gli antecedenti più immediati e i continuatori più significativi dell’esperimento decameroniano.

D. Altri materiali

 

Per sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo informatico e le multiformi capacità di un ipertesto introdurremo nel prodotto alcuni supporti didattici: pensiamo ad esempio ad un apparato illustrativo (relativo soprattutto ai manoscritti e alle edizioni decameroniane, ma aperto anche alla riproduzione digitale di sequenze cinematografiche delle più interessanti versioni filmiche dell'opera), o all’introduzione di alcuni percorsi guidati di lettura del testo. In questo senso il progetto ipertestuale potrebbe evolversi, in futuro, verso una realizzazione multimediale.

Del progetto, che gode del sostegno del Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca Scientifica, è disponibile una presentazione in rete, all'indirizzo http:/www.unizh.ch/rose/decameron.

Teresa Nocita

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