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Catalogo dei più antichi manoscritti della Biblioteca Giovardiana di Veroli

Regione Lazio Assessorato alle Politiche per la promozione della Cultura, dello Spettacolo e del Turismo. Soprintendenza ai beni librari/Università di Cassino Dipartimento di Filologia e Storia. Scuola di specializzazione per conservatori di beni archivistici e librari della civiltà monastica

Catalogo dei più antichi manoscritti della Biblioteca Giovardiana di Veroli, a cura di V. Brown, L. Buono, P. Busonero, R. Casavecchia, A. Cofrancesco, G.T. Colesanti, P. Danella, G. De Francesco, P. De Paolis, P. Degni, L. Devoti, M.R. Gargiulo, N. Giovè, V. Longo, S. Magrini, M. Mislei, M. Palma, S. Perugia, M.A. Pincelli, B. Porres De Mateo, D. Romano, P. Scaccia Scarafoni, A. Schmid, B.M. Tarquini, GEI - Gruppo Editoriale Internazionale, Roma, 1996 (10 tavole a colori e 40 in bianco e nero)

Nel luglio del 1996 è apparso il catalogo dei manoscritti più antichi della Biblioteca Giovardiana di Veroli, affidato dalla Regione Lazio al Dipartimento di Filologia e Storia e alla Scuola di specializzazione per conservatori di beni archivistici e librari della civiltà monastica dell’Università di Cassino. Vi si descrivono 37 codici (due dei quali in scrittura greca) in larga parte anteriori al XVII secolo, sui quali si trovano indicazioni sommarie, a cura di Camillo Scaccia Scarafoni, nel volume 34 degli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia.

La scheda di descrizione, elaborata per l’occasione, comprende tre sezioni fisse ed una modulabile secondo le necessità del caso e l’interesse del redattore. La prima sezione comprende i dati essenziali del codice: materia, datazione, origine, dimensioni, consistenza, legatura. La seconda è la sezione mobile, nella quale si inserisce una serie di particolari concernenti il supporto scrittorio, la fascicolazione, la rigatura, l’impaginazione, la decorazione, la legatura, la storia del manoscritto ed altri elementi ritenuti importanti per la descrizione. La terza presenta dettagliatamente il contenuto, la quarta registra la bibliografia del codice.

Il catalogo non si propone come modello per ulteriori iniziative, ma vuole offrire una serie di dati testuali e codicologici che possano integrare le conoscenze su di un fondo tanto interessante quanto difficilmente accessibile.

Paola Busonero (Coop. INCIPIT)

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