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Marilena Maniaci, Terminologia del libro manoscritto, Istituto Centrale per la Patologia del Libro, Editrice Bibliografica, Milano 1996

Nel 1996, circa dieci anni dopo la pubblicazione del Vocabulaire codicologique di Denis Muzerelle, è apparso, ad opera di Marilena Maniaci, il suo omologo in lingua italiana: la "Terminologia del libro manoscritto".

I criteri che ispirano la composizione del volume, ovvero le scelte metodologiche adottate, sono fedeli al modello francese: si vuole infatti "fornire un panorama della terminologia più attestata, che, pur rispettandone le varietà, non rinunci tuttavia ad organizzare le occorrenze in serie per quanto possibile coerenti ed organiche" (p. 5).

L’autrice, anche se ha ripreso i principi ispiratori e la struttura del Vocabulaire, ha dovuto confrontarsi ex novo con la terminologia italiana, anzi è più esatto dire con le varie terminologie italiane tratte da lessici tecnici; inoltre con i progressi compiuti sia nell’ambito della codicologia sia nei vari settori ad essa collegati.

Bisogna inoltre rilevare che la "Terminologia italiana" si presenta notevolmente ampliata rispetto al Vocabulaire in quanto si ispira a criteri di selezione più larghi: offre infatti una panoramica assai vasta da un lato di termini non strettamente legati alla storia del libro - si prenda ad esempio il capitolo "Tradizione e studio del testo" nell’ambito della quarta parte dedicata al testo e alla trascrizione - dall’altro di termini specialistici provenienti da altre discipline correlate alla codicologia come la conservazione e il restauro.

Volendo citare un esempio che metta in luce il carattere altamente innovativo dell’opera in questione si può senz’altro menzionare il capitolo dedicato alla carta che dimostra un notevole arricchimento di termini tecnici specifici, come si evince prendendo in considerazione alcuni paragrafi estremamente articolati quali quelli dedicati all’IMPRONTA DELLA TRAMA (p. 54) o alle RELAZIONI FRA FOGLI, FORME, FILIGRANE (p. 57); mentre il paragrafo sui FORMATI, CARATTERISTICHE E DIFETTI ORIGINARI DELLA CARTA è concepito ex novo.

Anche la sezione che ha per oggetto la FABBRICAZIONE DEL LIBRO presenta un notevole ampliamento del lessico come del resto la quarta e la quinta parte dedicate rispettivamente al TESTO e alla TRASCRIZIONE e alla DECORAZIONE. Quest’ultima sezione riflette un’attenzione particolare alla precisazione delle voci che consente di avvicinarsi correttamente all’apparato iconografico di un codice sin nelle sue minime componenti.

La struttura dell’opera si articola - come quella del Vocabulaire - in sette parti: I. I SUPPORTI DELLA SCRITTURA; II. IL COPISTA E I SUOI MATERIALI; III. LA FABBRICAZIONE DEL LIBRO; IV. IL TESTO E LA TRASCRIZIONE; V. LA DECORAZIONE; VI. LA LEGATURA; VII. TRASMISSIONE E CONSERVAZIONE.

L’ordinamento delle voci segue il criterio "metodico" già scelto da Muzerelle, inoltre la corrispondenza tra le voci italiane e quelle francesi è costantemente segnalata da un rimando tra parentesi tonde. Nel caso di più termini alternativi che si riferiscono al medesimo concetto sono contemplate le varie possibilità, facilmente reperibili grazie all’indice alfabetico che si trova in fine al volume.

Un libro come la "Terminologia del libro manoscritto" manifesta una precisa attenzione alla chiarificazione dei termini e di conseguenza dei concetti attraverso la puntualizzazione linguistica, dà conto inoltre dei progressi compiuti dalla codicologia e dalle scienze ad essa collegate, presentandosi come uno strumento utile per chiunque voglia dedicarsi allo studio di un oggetto complesso come un libro manoscritto.

Paola Busonero (Coop. INCIPIT)

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